Come si diventa Consulente Familiare?

L’aspirante consulente familiare deve seguire un corso triennale di formazione specifica, con esami intermedi e compilazione di una tesi da discutere nell’esame finale presso una scuola riconosciuta dall’A.I.C.C.e F. (Associazione Italiana Consulenti Coniugali e Familiari). Dopo l’acquisizione del Diploma di Consulente della coppia e della famiglia (una qualifica professionale) inizia il tirocinio professionale di 18 mesi e di 150 ore. Si intende per tirocinio l’esercizio post diploma di un servizio di consulenza alla persona, alla coppia e al nucleo familiare, in conformità alle norme previste dal Regolamento dell’A.I.C.C.eF. Il servizio di consulenza può essere esercitato all’interno di un Consultorio o analoga struttura o presso lo studio privato di un Socio effettivo e deve essere supervisionato.

Ai fini della validità del tirocinio deve essere documentata la casistica e l’attività consulenziale svolta, con un minimo di 150 ore e di 4 casi di consulenza familiare trattati in autonomia.

Dopo il tirocinio si può fare domanda per essere iscritto all’A.I.C.C.eF. come Socio effettivo ed iscritto nell’ELENCO ufficiale dei Consulenti Familiari, ma è necessario sostenere un esame di idoneità all’esercizio della consulenza familiare.

Il C.F. ha una preparazione teorica di base nelle varie discipline socio-educative, pedagogiche, psicologiche, sessuologiche, sanitarie, sociologiche, giuridiche e nelle altre scienze umane, relativamente agli aspetti del disagio del singolo, della coppia e del nucleo familiare (e finalizzata anche a riconoscere le patologie di cui non è competente).

Applica la consulenza familiare, che si qualifica come una relazione d’aiuto (non psicoterapia) che tende a fare della persona la protagonista del superamento della sua difficoltà, instaurando un rapporto di fiducia e di collaborazione, affinché l’utente con le sue stesse risorse, superi il momento di disagio.

La formazione prevede apprendimento delle dinamiche di gruppo e partecipazione a gruppi di discussione e l’apprendimento delle tecniche di progettazione, documentazione e promozione del proprio lavoro.E’ tenuto alla supervisione individuale o supervisione di gruppo, che consente di scoprire la validità delle proprie motivazioni e di maturare la propria personalità ai fini della consulenza; L’allievo è sottoposto a esercitazioni pratiche, che consentono la verifica, a livello professionale, di quanto ha appreso e maturato.

© AICCEF – Associazione Italiana Consulenti Coniugali e Familiari